Salone del libro di Torino. La 36esima edizione 

Salone del libro di Torino. La 36esima edizione 

Sono state ben 222mila le persone che hanno partecipato alla 36a edizione del Salone Internazionale del libro di Torino: un’affluenza record, con un incremento del 20% di visitatori rispetto all’anno scorso. 

È stato un Salone dei giovani e per i giovani: il 29% dei visitatori erano under 25 e il 61% under 40, oltre 28 mila gli studenti provenienti da ben venti regioni diverse.

Con i suoi 137mila mq d’esposizione, 51 sale e 180 laboratori, il Salone ha ospitato più di 800 case editrici e 868 sono stati gli appuntamenti suddivisi tra i quattro padiglioni, l’Oval, il Centro Congressi e la Pista 500, progetto artistico sviluppato dalla Pinacoteca Agnelli. Inoltre, il Salone è stato (e sarà sempre di più) inclusivo: grazie ai servizi di accoglienza integrati, 1.700 persone con disabilità hanno potuto godere della fiera senza barriere e ostacoli.

Il Salone è una palestra di idee e libertà, un luogo di cultura e confronto, un patrimonio di tutti, non solo dei torinesi: quest’anno gli ospiti e i visitatori sono arrivati da ben 43 nazioni diverse, rendendo l’appuntamento a tutti gli effetti internazionale.

Salone del libro di Torino. La 36esima edizione 

La nuova direttrice, Annalena Benini, durante la conferenza stampa di chiusura, tenutasi al Bookstock il 13 maggio, ha dichiarato: «Ho partecipato a tantissimi incontri e ho alzato di molto la mia media passi, ho sentito tutta la felicità di stare qui». Dalle sue parole si evince come sia una donna particolarmente discreta, che ama stare dietro le quinte: «Sono andata a molti incontri e a volte non riuscivo a saltare le code perché non mi riconoscevano, dimenticavo spesso il pass».

In cinque giorni i lettori hanno incontrato ospiti provenienti da tutto il mondo e diverse case editrici, partecipando a una grande festa che celebra la cultura a 360 gradi e ritornando a casa con un ricco bottino di nuovi libri e di nuove idee.

In ogni sala c’è stato un momento di crescita, sono stati affrontati temi attuali e per ogni età: si è parlato di femminismo e violenza di genere, guerra, salute mentale, musica e spettacolo, lavoro, sostenibilità, attivismo, giovani e futuro, per restituire uno sguardo articolato su un mondo complesso e sfaccettato, dando la possibilità di parlare a tutte e tutti.

Tra gli eventi con maggiore affluenza ricordiamo quelli che hanno visto protagonisti personaggi della cultura di altissimo livello come Alessandro Barbero, Naoise Dolan, James Ellroy, Antoine Gallimard, Abdulrazak Gurnah, Felicia Kingsley, Jeff Kinney, Gianni Morandi, Guadalupe Nettel, Eshkol Nevo, David Nicholls, Amélie e Juliette Nothomb, Orhan Pamuk, Rokia, Alexandra Lapierre, Salman Rushdie, Murata Sayaka, Roberto Saviano, Ben Smith, Paolo Sorrentino, Elizabeth Strout, Camila Sosa Villada, Don Winslow, Zerocalcare.

Diverse, poi, le iniziative che hanno coinvolto direttamente i visitatori come Un libro tante scuole, Adotta uno scrittore, Nati per leggere, Educare alla lettura, Bosco degli scrittori, Palco Live, Casa Salone.

Grandi numeri si sono registrati anche al Salone Off,la festa del libro che coinvolge i paesi e le città piemontesi. 650 appuntamenti che hanno interessato teatri, musei, librerie, biblioteche, scuole, gallerie d’arte, università, cinema, piazze, giardini: un modo per dialogare con il territorio, per promuovere il libro e la lettura.

La Liguria, che è stata la Regione ospite di questo Salone, ha scelto inoltre di portare a Torino uno spazio ispirato ai borghi liguri, arricchito dai disegni di Jean Blanchaert.

Alla 37a edizione, che si terrà dal 15 al 19 maggio 2025, toccherà alla Campania. Durante la conferenza stampa di chiusura, il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha affermato: «È un motivo d’orgoglio essere a Torino, verremo con le nostre qualità e i nostri difetti, portando sempre un elemento di non prevedibilità e di anticonformismo».

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Per noi della De Nigris Editori è stato un Salone emozionante, oltre che di successo. Torniamo a casa stanchi ma con ben ventuno titoli sold out:

Josè Ruggeri (Ogni vita nasce in guerra)

Federico Mazzi (Frammenti d’anime e l’ultimo, fresco di stampa, Polvere e ossa)

Giovanni Di Paola (Nostalgia di silenzi)

Silvia Palmieri (Atlantide, le origini del mondo)

Cristiano Pierangeli (Poesia d’un cuore)

Gaia Zucchi (La vicina di Zeffirelli)

Gigi Colasanto (Due anime)

Mauro Di Maio (Tarocchi in gioco)

Elisa Babini (Spirito pop)

Massimiliano Gradante (Ignis, l’arcangelo del fuoco)

Massimo Perucca (La Nebbia)

Domenico Barillaro (Tutti tranne Calliope)

Michele Lacava (Le strade dritte sono senza stelle)

Vittoria Luberto (Ciò che gli altri non vedono)

Annalisa De Gregorio (Detenuta in un carcere turco)

Denise Paci (L’altra metà)

Steno Zeno (I delitti del Garda)

Vincenza Tomaselli (Il mondo capovolto)

Thomas Tolin (Non sarai mai mia)

Gianni Esse (Quello che resta).

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L’affetto delle persone è stato straordinario, sia dal vivo che sui social dove hanno postato le dediche dei nostri autori o piccoli spezzoni dei loro libri.

La nostra iniziativa (Se hai bisogno di una poesia o di un abbraccio… vieni qui) ha riscosso un grandissimo successo: in tanti si fermavano perché avevano voglia di lasciarsi abbracciare da una poesia o abbandonarsi tra le braccia di perfetti sconosciuti, riassaporare quel calore umano che tutti noi, con gli anni del Covid, abbiamo un po’ perso.

Passeggiando per i corridoi dei quattro padiglioni si percepiva la bellezza, si avvertita una felicità contagiosa, si respirava un mix di leggerezza e profondità. Grande entusiasmo anche negli occhi dei più giovani che numerosi andavano in giro a curiosare fra gli stand e a sfogliare libri.

Ma siamo davvero il Paese dove non si legge? È questa la domanda che sorge spontanea vivendo il Salone.

Abbiamo reso reale ciò che potevamo solamente immaginare, con la consapevolezza che dietro questi cinque giorni ce ne sono altri 360 di lavoro intenso ed entusiasmante. Ma siamo stati, come volevamo essere, dei divulgatori di bellezza, oltre che una banda di sold out!

Dal nostro stand, il B40, sono passate centinaia e centinaia di persone: a molte, tramite un espediente molto divertente (girare una ruota), abbiamo chiesto quale fosse la loro Vita immaginaria, tema di quest’anno del Salone. In cambio abbiamo ricevuto risposte variegate, fantasiose e spesso sorprendenti. 

La vita immaginaria regala sogni e quando questi si trasformano in realtà si compie lo straordinario completamento della vita.

Lo abbiamo domandato anche ai nostri autori e la maggior parte ci ha detto che è proprio quella che stanno vivendo ora, scrivendo e facendo conoscere le loro storie e poesie. È meraviglioso vedere come il nostro lavoro li abbia portati, con sacrificio e dedizione, a trasformare il talento in una realtà editoriale, esaudendo così il loro più grande desiderio.

Salone del libro di Torino. La 36esima edizione 

Lavoriamo in costante sinergia e quello che abbiamo vissuto, per l’intera durata del Salone, è stato un ambiente collaborativo e stimolante.

Ci siamo contraddistinti, ancora una volta, per il nostro modo originale e mai scontato di fare editoria, con gli autori che, instancabili, sono stati per cinque giorni sotto lo stand, per rappresentarlo, viverlo e farlo vivere, con un entusiasmo, una grinta e una voglia di farsi conoscere davvero encomiabili.

Noi vogliamo vivere i libri, mescolarli con le vite degli altri, per seguire all’unisono un ritmo ben preciso, quella della bellezza, che accompagna i cuori dei sognatori.

È solo l’immaginazione a creare nuove forme di libertà.

Salone del libro di Torino. La 36esima edizione 

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