La storia di Fabiola Ruggiero, una giovane laureata con 110 e lode, è un racconto di determinazione, passione e speranza che si intreccia con le sfide e le rinascite di Scampia, un quartiere di Napoli spesso associato a connotazioni negative. La sua tesi di laurea, ispirata dal libro Siamo solo sognatori abusivi di Monica Buonanno, rappresenta un esempio tangibile di come la cultura e l’educazione possano trasformare le percezioni e alimentare il cambiamento.
Fabiola Ruggiero ha sempre avuto una passione per le periferie urbane, luoghi che, sebbene spesso trascurati, sono ricchi di vita, resilienza e storie non raccontate. Cresciuta a pochi chilometri da Scampia, ha visto da vicino le difficoltà e le bellezze di questo quartiere. La sua tesi di laurea si è concentrata proprio su queste periferie, cercando di evidenziare come la cultura possa fungere da catalizzatore per il cambiamento sociale.
Il libro Siamo solo sognatori abusivi, scritto da Monica Buonanno, è stato una fonte di ispirazione fondamentale per Fabiola. Pubblicato da Armando De Nigris Editore, il libro nasce dopo l’attuazione dal progetto Restart Scampia, una iniziativa fortemente voluta dal sindaco Luigi de Magistris e dalla giunta comunale di Napoli. Questo progetto mirava a riqualificare Scampia, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale e culturale.
Monica Buonanno, già assessore al Comune di Napoli e attivista in prima fila nelle lotte sociali del comitato Vele di Scampia e degli operai Whirlpool, ha raccolto nel suo libro testimonianze e storie di chi vive quotidianamente la realtà del quartiere. Queste storie hanno fornito a Fabiola un contesto vivo e pulsante, arricchendo la sua analisi accademica con un tocco personale e autentico.
La tesi di Fabiola non si limita ad una semplice analisi delle problematiche delle periferie, ma esplora anche le potenzialità inespresse di questi luoghi. Attraverso le testimonianze raccolte nel libro di Buonanno, ha potuto dimostrare come la cultura e l’arte possano fungere da strumenti potenti di rigenerazione urbana.
Restart Scampia è stato un progetto ambizioso che ha cercato di trasformare la narrativa su Scampia. Attraverso eventi culturali, laboratori artistici e interventi di riqualificazione urbana, il progetto ha cercato di restituire dignità e speranza agli abitanti del quartiere. La partecipazione attiva della comunità è stata fondamentale per il successo dell’iniziativa, dimostrando come l’impegno collettivo possa portare a risultati concreti. Con Siamo solo sognatori abusivi – Scampia ammaina la vela, la Buonanno ha partecipato attivamente e in parte alla realizzazione della scuola di musica e cultura di Scampia.
La tesi di Fabiola ha avuto un impatto significativo, non solo a livello accademico ma anche sociale. Ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide e le opportunità delle periferie, promuovendo una visione più equilibrata e meno stereotipata di questi luoghi.
Il lavoro di Fabiola è un messaggio di speranza, dimostrando che il cambiamento è possibile quando si uniscono passione, conoscenza e determinazione. La storia di Scampia, attraverso gli occhi di una giovane studiosa, diventa un esempio di come le periferie possano diventare luoghi di rinascita e innovazione.
La tesi, ispirata da Siamo solo sognatori abusivi è un esempio luminoso di come la cultura possa contribuire a trasformare le percezioni e a promuovere il cambiamento sociale. Con il supporto di iniziative come Restart Scampia, le periferie possono diventare protagoniste di una nuova narrazione, fatta di speranza e possibilità.
In un mondo in cui le storie di successo sono spesso offuscate da notizie negative, il racconto di Fabiola, unito al vissuto della Buonanno e del quartiere di Scampia rappresenta una boccata d’aria fresca, un invito a credere nel potere delle idee e della determinazione per costruire un futuro migliore.
armando de nigris
Gennaio 19, 2025
Siamo solo sognatori abusivi Scampia ammaina la vela
ISBN 9791281105041
Il racconto parte da una cruda verità e da un’azione di cooperazione tra popolo e istituzioni, tutti coinvolti in un’impresa epica: l’abbattimento non solo della Vela Verde ma di uno stereotipo. Scampia è il simbolo del disinteresse politico e amministrativo, ma anche il luogo dove nasce e cresce l’esperienza del Comitato Vele di Scampia che, raccogliendo l’eredità di Vittorio Passeggio, diventa nel tempo un movimento di lotta per il lavoro e la casa a Napoli…
Grazie per lo splendido lavoro auguro al mondo auguro a noi semplici cittadini di avere governanti tecnici, animati dallo stesso amore sociale.