La Scrittura Terapeutica di Peppe Lanzetta

La scrittura può rivelarsi una forma di terapia molto potente. Trascrivere le proprie ansie e preoccupazioni può offrire un sollievo inaspettato. È forse questo il motivo che ha spinto Peppe Lanzetta a intraprendere il suo percorso nella scrittura?

Un Cambiamento Coraggioso

Dopo quattro anni trascorsi in una banca, Lanzetta si rende conto che quel lavoro non è adatto a lui. Si sente intrappolato, soffocato. I suoi impulsi artistici sono in fermento, così decide di compiere un gesto audace: lasciare un impiego sicuro per dedicarsi all’arte. Nel 1985, fa il suo debutto nel cinema sotto la direzione di Salvatore Piscicelli in Blues metropolitano.

La Scrittura Terapeutica di Peppe Lanzetta

Dal Romanzo al Cinema

Nel 1995, pubblica il suo primo romanzo, Una vita postdatata. Lampi e tuoni dal Bronx napoletano (Pironti Editore), dimostrando la sua versatilità. Gli anni successivi sono costellati di successi che vedono Lanzetta muoversi tra scrittura, cinema e musica. La sua è un’anima frenetica e appassionata, che non teme di affrontare la verità, raccontando la vita in tutte le sue sfumature, anche quelle più amare.

Uno Stile Crudo e Diretto

La scrittura di Lanzetta è incisiva, potente, grezza, diretta e cruda. Si addentra nelle complessità dell’umanità senza risparmi e senza censure. Il suo ultimo libro, Era l’America, pubblicato da Armando De Nigris, è stato presentato al cinema Vittoria in un evento unico.

Una Presentazione Spettacolare

La Scrittura Terapeutica di Peppe Lanzetta

La presentazione del libro è stata tutt’altro che convenzionale. La serata è iniziata con una performance del gruppo di ballo della scuola di danza Bayadere, sulle note di Songhe accussì, una canzone di Lanzetta. Immagini dei film più iconici dell’attore/scrittore sono state proiettate sul grande schermo, seguite da un’intervista condotta da Francesco Ianniello, che ha rivelato aneddoti poco conosciuti della vita di Lanzetta.

La serata ha avuto fine con un momento che possiamo definire un vero e proprio “battesimo letterario”. Peppe ha deliziato il pubblico leggendo un brano inedito della prossima opera di Gianluca Albrizio, Uomini, cani randagi e cozze. L’emozione è cresciuta quando lo stesso Albrizio ha interpretato uno degli undici racconti presenti in Era l’America, accompagnandosi magistralmente con il suo campionatore. Questi momenti hanno offerto al pubblico un’esperienza unica e indimenticabile.

La Scrittura Terapeutica di Peppe Lanzetta

Incanto e Magia sul Palco

Successivamente, il palco è stato letteralmente divorato dal “Bukowski napoletano”, che ha incantato la platea con un suo monologo intenso e coinvolgente. La sua performance ha toccato corde profonde, suscitando riflessioni e emozioni autentiche tra gli spettatori.

A concludere lo spettacolo è stato il corpo di ballo, che ha eseguito una coreografia sulle note di Bum Bum (Lanzetta ft. Almamegretta). La danza ha aggiunto un tocco di energia e vivacità, chiudendo la serata con un’esibizione dinamica e coinvolgente.

L’intera serata è stata eccezionalmente moderata dall’editore Armando De Nigris, visibilmente emozionato e coinvolto. La sua presenza ha aggiunto un ulteriore tocco di calore e intimità all’evento.

Se dovessimo trovare una parola chiave per definire l’intero spettacolo, sarebbe sicuramente empatia. L’evento ha saputo unire il pubblico e gli artisti in un abbraccio collettivo, attraverso coraggiosi moti artistici che hanno toccato il cuore di tutti i presenti.

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Era l’America ISBN 9791281105973

Quella di Peppe Lanzetta è un’America che non c’è più. L’America dei grandi scrittori, delle star hollywoodiane, delle band che riempivano le sale e le vite dei giovani. Con uno stile crudo, diretto, provocatorio, che richiama Hemingway e Bukowski, il minimalismo e il realismo sporco, Peppe Lanzetta, in questi undici racconti inediti, non si preoccupa del politically correct, delle apparenze, di una visione conciliante o conciliatoria della realtà. Tutt’altro. La sua è una concezione radicale della vita e delle relazioni umane, dove non c’è spazio per sconti, omissioni o mezze verità.

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