La notizia della scomparsa di Ermanno Corsi ha scosso profondamente il mondo del giornalismo e della televisione napoletana. Un uomo che ha dedicato la sua vita a raccontare la città di Napoli attraverso il piccolo schermo, lasciando un’impronta indelebile nella storia della televisione locale. Ricordare Ermanno Corsi significa ripercorrere le tappe fondamentali della sua carriera e il suo contributo alla cultura e alla società napoletana.
Proprio qualche giorno fa, eravamo seduti al tavolino per discutere del suo ultimo libro su Nicola Amore, pubblicato da Armando De Nigris Editore. Ermanno raccontava con la passione e l’eloquenza che lo contraddistinguevano, mentre io e Maria, come nipoti incuriositi, ascoltavamo rapiti, pendenti dalle sue labbra. Ci parlava con tristezza di Santa Lucia, che definiva la “via del Mangiatorio”, e del rammarico provato nel vedere una libreria di quartiere sostituita da un negozio cinese.
Ermanno Corsi non era solo un narratore della realtà, ma un acuto osservatore dei cambiamenti sociali e culturali della sua amata città. Sorprendeva sempre come riuscisse a mescolare la malinconia per il passato con una visione critica del presente, il tutto sorseggiando un caffè, impeccabilmente vestito come sempre.
Durante quella conversazione, Ermanno ci raccontava di dover inviare delle copie del suo libro al Rotary Club. Stranamente, non era stato eletto socio onorario per le sue performance televisive e giornalistiche, ma come studioso di Nicola Amore. Questo episodio sottolinea la sua versatilità e il suo impegno come intellettuale, capace di andare oltre i confini della televisione per esplorare le profondità della storia napoletana.
Ha rappresentato una colonna portante della televisione napoletana. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante nel raccontare la realtà campana attraverso il piccolo schermo. Ha saputo portare nelle case dei napoletani non solo notizie, ma anche storie, cultura e momenti di riflessione.
Iniziò la sua carriera televisiva in un’epoca in cui la televisione locale stava muovendo i primi passi. Ermanno era un pioniere, un visionario che vedeva nella televisione uno strumento potentissimo per la diffusione della cultura e dell’informazione. Con la sua dedizione e il suo talento, contribuì a creare una televisione locale di qualità, capace di competere con le grandi emittenti nazionali.
Ermanno Corsi era molto più di un semplice giornalista; era un maestro di vita e di cultura. Chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco o di ascoltarlo, anche solo per pochi minuti, sa quanto fosse capace di trasmettere passione e conoscenza. La sua capacità di narrare storie, di coinvolgere il pubblico e di affrontare con delicatezza e profondità anche i temi più complessi, lo ha reso un vero e proprio punto di riferimento.
Con il libro su Nicola Amore, Ermanno sembrava aver scelto di concludere la sua carriera tra memoria e ricordi. Questo lavoro rappresenta un tributo non solo a una delle figure più importanti della storia napoletana, ma anche a se stesso, come studioso e custode della memoria storica della città.
Un omaggio alla storia
Nicola Amore, sindaco di Napoli alla fine del XIX secolo, è una figura simbolica di quel periodo di trasformazione e modernizzazione della città. Ermanno, con la sua solita meticolosità e passione, ha saputo raccontare questa figura storica con un occhio critico e affettuoso, restituendo al lettore il ritratto di un uomo che ha contribuito a plasmare Napoli come la conosciamo oggi.
La scomparsa di Corsi lascia un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo ha conosciuto e nelle case di tutti i napoletani che hanno apprezzato il suo lavoro. Tuttavia, la sua eredità continua a vivere attraverso le sue opere, i suoi racconti e l’immenso patrimonio culturale che ha lasciato.
Caro Ermanno, maestro di vita e di cultura, ci mancherai profondamente. La tua voce, la tua passione e la tua saggezza continueranno a risuonare nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarti. Per sempre grato, Armando De Nigris.
La televisione napoletana non sarà mai più la stessa senza di te, ma il tuo spirito continuerà a ispirare nuove generazioni di giornalisti e narratori. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato.
Siamo solo sognatori abusivi Scampia ammaina la vela
ISBN 9791281105041
Il racconto parte da una cruda verità e da un’azione di cooperazione tra popolo e istituzioni, tutti coinvolti in un’impresa epica: l’abbattimento non solo della Vela Verde ma di uno stereotipo. Scampia è il simbolo del disinteresse politico e amministrativo, ma anche il luogo dove nasce e cresce l’esperienza del Comitato Vele di Scampia che, raccogliendo l’eredità di Vittorio Passeggio, diventa nel tempo un movimento di lotta per il lavoro e la casa a Napoli…